mercoledì 2 maggio 2012

redazionegiorno2: 01.05.12


la data lo dice in tutti modi. lo canta. lo strilla. lo balla. e lo fa sempre, ogni anno, in ogni dove ma soprattutto quì, a roma. 01.05. nella capitale ha solo un significato: concertone a piazza san giovanni. non esistono sinonimi, significati o traduzioni altre. tutti lì stretti come sardine, con la pioggia e con il sole, finchè notte scenda. e come ci piace, birre, liquidi che scizzano per aria, mischiandosi a tutti quei suoni e a tutte quelle voci, quel giorno, in una sola grande bocca. lavoratori e non la piazza si fa sentire, giovani, bambini a cavacecio, anziani alla finestra, cani, gatti che salgono dal colosseo. tutti lì in un gran mare mosso di corpi e teste. la giornata del lavoratore che sempre più negli ultimi anni apre le sue braccia anche ad altri temi, che scottano, bruciano e per cui la musica, italiana e intrenzionale si schiera. si cantano le gesta dei precari eroi di oggi, quelli che cercano la vittoria della stabilità, quelli che non si annoiano per un posto fisso, forse perchè pochi, pochissimi hanno il privilegio di giocarci. i nuovi eroi prendono questo giorno e si lasciano dietro le battaglie quotidiane, domani ci sarà tempo per lottare e faticare ancora. oggi c'è la musica. così i più affeziontai (o meglio devoti) si accampano dalle prime ore del mattino, per un posto in prima fila o prima transenna. alle tre qualcun altro si avvicina ma a metà si ferma. sono le sei e le ultime scimmiette salgono su alberi e pensiline, da terra il grande palco è ormai un miraggio. ma la vista è compensata dalle orecchie e così anche gli ultimi saranno i primi nell'ascolto. da caparezza, ai subsonica, afterhours e teatro degli orrori, nina zilli, elisa e noemi, quest'anno anche saltimbanchi: gli stomp. a mezzanotte è già 2 maggio e la festa non vale più. carovane intasano la città sotterranea, tutti in fila verso il vagone della buona notte. che spesso tarda ad arrivare per via di qualche guasto. ma nessuno si stupisce, siamo in metro, siamo a roma.

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